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Death - Scream Bloody Gore
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Prima Recensione di: Giuseppe Abbinante "Il Mentalista" Acerbo, ingenuo, grezzo e spigloloso, Scream Bloody Gore si abbattette nel panorama heavy metal degli anni ottanta con gli effetti devastanti di un uragano. L'opera prima dei Death, band floridiana capitanata dal compianto Chuck Schuldiner, è uno di quei dischi che al di là del proprio valore intrinseco acquisiscono importanza fondamentale perchè capostipiti di un nuovo genere, portatori sani del morbo dell'innovazione, untori di una nuova malattia musicale di cui il mondo non può fare a meno di ammalarsi.
Il Death metal parte da qui. Anche se esiste una corrente di pensiero pronta ad assegnare la paternità del genere ai Possessed e al loro Seven Churches, ritengo personalmente che il primo, vero, fulgido esempio di "metallo della morte" sia contenuto nei solchi dell'esordio discografico del combo di Long Island. Perchè mentre Seven Churches restava legato a doppio filo al thrash metal degli Slayer, Scream Bloody Gore dimostrava che si poteva suonare in maniera persino più violenta. Perchè i Death avevano appena fatto capire al mondo metallico che si poteva essere musicalmente ancora più malvagi di Venom e Celtic Frost. E ancora più rumorosi di Sodom e Kreator. E perchè uno dei tratti distintivi del genere, il cantato in stile growling, è stato sperimentato per la primissima volta proprio in quest'occasione. Non vi basta? Aggiungeteci allora un'iconografia visiva e lirica incentrata su morti, squartamenti, sangue, ossa, cadaveri e putrefazione ed otterrete l'archetipo del Death metal, vademecum irrinunciabile ripreso ed ampliato in seguito da band che oggi si considerano fondamentali per il genere come Morbid Angel, Obituary o Sepultura.
Thrash metal da macellai, era questo l'epiteto che un mondo musicale ancora impreparato al tremendo impatto della nuova corrente metallica affibbiava a tale musica. E il macello sonoro sprigionato nei 37 minuti di Scream Bloody Gore non conosceva pause, incertezze o cedimenti. L'heavy metal, che mai prima di allora si era mostrato così ferino, lacerante e violento, raggiungeva nei dieci pezzi dell'album la sua forma più corrotta, sporca ed impura. Un punto di non ritorno che porterà ad evoluzioni estreme che oggi tutti conosciamo e tendiamo a dare per scontate, ma che nel 1987 assumevano la forma di una bestia strana e pericolosa, tanto affascinante quanto repellente. Canzoni come Infernal Death o Baptized In Blood, pezzi celebri come Zombie Ritual o Torn To Pieces non sono certamente caratterizzati da un brillante songwriting o da una strabiliante esecuzione tecnica -anzi a dirla tutta le composizioni appaiono ad un primo ascolto confuse, fracassone e tutte uguali- ma se qualsiasi death metal band al mondo le ha provate almeno una volta in garage un motivo ci sarà. Sarà che le ritmiche di batteria e chitarra sono talmente elementari da rendersi appetibili a tutti coloro che muovono i primi passi nella musica? Sarà che i cambi di tempo sono spontamente lerci e per questo meno spaventosi di quanto potrebbero apparire? Sarà che gli assoli di chitarra sono sparati caoticamente nel mezzo? Sarà, ma mi piace pensare che la furia sprigionata da quei pezzi, la carica incendiaria di pochi e ripetuti accordi messi in croce a velocità esagerate, la rabbia incontenibile di un cantato istintivo e selvaggio siano in grado di arrivare al cuore di chi nella musica cerca genuinità, ardore e passione.
Scream Bloody Gore rappresenta una promessa: la promessa che da quel momento in poi niente sarà più come prima, la promessa di una continua e strabiliante evoluzione del metal estremo, la promessa personale che il mitico Chuck Schuldiner fa alla musica e a chi la ama. E tutti quelli che non si sono lasciati spaventare dalla forza d'urto del nascente Death metal e dalla soglia della cacofonia che avanzava sempre più pericolosamente, tutti coloro i quali sono stati disposti a credere in quella promessa, sono stati ripagati con capolavori inestimabili come Leprosy, Human o Symbolic, album molto diversi tra loro, ma legati indissolubilmente dal genio straordinario di un artista che al giorno d'oggi manca al mondo del metal forse come nessun altro. Per tutti questi motivi, e forse per mille altri da ricercarsi esclusivamente nell'individualità e nella sensibilità di ogni ascoltatore, Scream Bloody Gore è un disco dal valore inestimabile.
Seconda Recensione di: Marco Sebastianelli "Wildchild" Il punto, per superare il dolore, sta nel trovare l'ultimo istante in cui il proprio orgoglio e curiosità sono forti abbastanza da permettere all'essere umano di sfruttare la propria sofferenza per sfamare l'ispirazione assopita, ed evitare così che questa scivoli, sospinta dall'ultima brezza di primordiale istinto selvatico, lontano dalla solida ancora della ragione verso gli oscuri meandri dell'irrazionalità e dell'inconscio. Questo è all'incirca ciò che dev'essere passato, più o meno consciamente, per la testa di Chuck Schuldiner mentre disegnava una delle pagine più brutali della musica degli anni '80. Tutto il dolore per la perdita del fratello, tutta la frustrazione per una carriera musicale che sembrava ormai un sogno sfuggente, ogni più piccolo macabro fallimento quotidiano è sputato, con una violenza tale da lasciarsi imbrigliare solo da un talento superiore, dentro un album che cambiò per sempre il modo di porsi dinnanzi all'estremo.
Inutile narrare la serie di vicissitudini che afflissero la fase embrionale della carriera dei Death, basti sapere che instabilità artistiche e fisiche (un vero e proprio vagabondare per il continente da parte dello stesso Schuldiner, alla ricerca di una line-up soddisfacente, che finirà per non trovare, occupandosi della registrazione di basso, voce e chitarre) portarono la band di Orlando a mancare di pochi mesi l'appuntamento con un anno, il 1986, ancora oggi considerato uno dei massimi esempi di prolificità da parte di una certa frangia "metallica" della musica rock.
Scream Bloody Gore suona come un violento abuso dell'udito del pubblico. Una serie interminabile di riff, che si rincorrono con l´unico scopo di manifestare un senso di brutale velocità, infestano i quaranta minuti scarsi d'assedio musicale. I tempi della definitiva svolta tecnica sono ancora lontani: nella sua giovanile irrefrenabile sfrontatezza, Schuldiner lascerà scivolare dentro questo mistico calderone solo potenza, velocità e melodie, per quanto violentate da ritmiche terrificanti, in grado di intrecciare un orizzonte permeato di oscuro fascino. Come un enorme monolite di granite nero, Scream Bloody Gore si lancia contro ogni perbenistica concezione della vita moderna, rifiutando compromessi di qualsiasi tipo, e generando una spirale di blasfemico magnetismo che inizialmente non può che stordire un qualsiasi orecchio civilizzato.
I Death si presentano in questa maniera sulla scena mondiale, con testi che rimandano alla più cristallina declinazione dell'idea di orrore, fieri del totale distacco da qualsiasi tematica vagamente significativa o poetica, e stimolati dall'opportunità di disgustare l'intero creato, attraverso una fra le più estreme forme di creazione artistica. Legati solo da un continuo riferimento all'estremo, all'oscuro ed alla malvagità in quanto tali, i brani si susseguono come una vetrina sui più terrificanti gironi dell´inferno, come un bizzarro documentario sull'orrore di un macabro oltretomba, raccontato attraverso i disumani lamenti del giovane Schuldiner.
Troppo malvagio, sfrontato e brutale per lasciarsi costringere entro i confini della musica fino ad allora concepiti, questo disco va a depositare nel 1987 una pietra importante nella costruzione di quello che non casualmente verrà definito death metal; forse non la prima in assoluto, ma certamente si tratta una pietra angolare senza la quale difficilmente le cose avrebbero preso la strada che conosciamo. Come una bestemmia urlata dentro ad un cimitero, come uno sputo in faccia alla regina d'Inghilterra, come una macchia di sangue rappreso sopra un abito nunziale... In una sola parola, Death.
Terza Recensione di: Valentina Simeone "Dying Swan" Penso: Il death metal proprio non riesce ad entrarmi nella pelle; la frustrazione prende il sopravvento sulla vostra affezionatissima, che deve scrivere almeno un’emozione al riguardo. Ascolto l’album e non mi dice nulla: fenomeno normale per noi recensori, due volte è sempre troppo poco. Al quarto l’insofferenza m’invade: devo interrompere e dedicarmi a ristabilire le normali connessioni tra udito, immagini ed emozioni. Decido di demandare l’incarico a persone più competenti, le quali mi incitano a continuare: io sono colei che non è del settore, posso quindi sentirmi libera di esprimere anche le più nere critiche. Allora tutto lo trasformo in una sorta di sfida con me stessa: nonmollare-nonmollare-nonmollare è il mantra che mi accompagna fino al tredicesimo tentativo con Scream Bloody Gore.
Lo lascio scivolare sotto pelle piano; gli concedo di rimanere lì, vicino ai miei geni classici -che un po’ mal tollerano la convivenza ma, si sa bene, sono formali e troppo intellettuali per azioni di forza, limitandosi a scansare più in là. Di notte l’Ego e il Super-Ego, sopiti all’aria sotto un bel cielo stellato, lasciano i cancelli del mio Es incustoditi e socchiusi. Eccoli! Dopo una lunga veglia accucciati, eccoli correre silenziosi ma implacabili verso la sommità della collina e conquistarla a suon di growl. Succede che la via verso la metallizzazione sia irreversibile, mi avevano avvisato della cosa ed ero pronta. Succede sempre tutto così, quando non lo aspetti. Perché non mi aspettavo di apprezzare sicuramente i Death, o il genere death in generale. Invece…
Torn to pieces suona, il sole mi scalda e io tengo il tempo con piedino: fermi, fermi… ”Sto tenendo il tempo con un piede? No due, si muovono e sono entrambi a farlo! Fermi! E la testa? Sta ballonzolando di qua e di là. Piano, certamente, ma lo fa… pendolando se ne va”. Eppur si muove dice Galileo, e L’Amor che move il mondo e le altre stelle dice Dante. Quindi Scream Bloody Gore ce l’ha fatta a smuovere un’emozione. Dulcis in fundo. Dunque: non ci sono i violoncelli e i fiati; non ci sono neppure cori angelici o maestosi. Manca del tutto una certa atmosfera a cui sono abituata, una sorta di eleganza concettuale o espressiva, ma non è priva di un suo senso, come pensavo durante i primi approcci. Mi da la sensazione di un genere musicale maschile e selvaggio: veloce, aggressivo, catartico, violento, forte, arcaico, roccioso, primitivo e vivo. Non riesco ad associarlo al nero o alla morte, nonostante i testi ne facciano costantemente richiamo: mi ricorda più un marrone scurissimo come il colore della terra bagnata dalla pioggia battente, odore di battaglia Mundurucu per la “caccia alla testa” dei propri nemici. Non mi ricorda il manto nero di un agile giaguaro, piuttosto il pelo arruffato di un cinghiale inferocito che carica a testa bassa. Non è misterico, oscuro, ombroso, come potrebbe esserlo un brano che ti trasporta nel Maelstrom di Poe o ti accompagna nella discesa di Orfeo verso gli Inferi, è piuttosto una battaglia sanguinosa, rapida e senza uno scopo preciso. Si ringrazia il tempo libero post esami, il mondo bello che ci circonda e la libertà dell’uomo libero.
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VOTO LETTORI
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88.79 su 213 voti [
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202
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Potrei scrivere fiumi di parole su questo album, su quello che rappresenta per il genere death metal, per la storia del metal, e quello che ha sempre rappresentato nella mia vita di devoto deathster! Cosa si può dire di fronte a \"Scream Bloody Gore\"? UN CAPOLAVORO SENZA TEMPO... una pietra miliare marcia, violenta, ferale, grezza, maligna, un lavoro che indicò la vita a tutto il death metal che arrivò dopo! Uno dei dischi simbolo del genere (nonchè tra i primi in assoluto), ogni metallaro posseduto dalla forza del death metal DEVE averlo in collezione e amarlo incodizionatamente! Chuck Schuldiner / Chris Reifert, accoppiata simbolo del DEATH METAL, due ragazzi che nell\'87 rilasciarono questa pietra miliare, in cui riffs bestiali e diretti, memori della lezione di Slayer, Sepultura e Possessed, si univano a ritmiche furiose e direttissime, più marce e barbariche del thrash metal... e una serie di canzoni che sono veri e propri inni del metallo della morte, dall\'iniziale \"Infernal Death\" (un disco che si apre con una parola: \"DIE\"...dice tutto!!), a \"Zombie Ritual\", a \"Sacrificial\", \"Mutilation\", \"Baptized In Blood\", \"Evil Dead\", la title-track (per non parlare poi dei due pezzi bonus inclusi nelle successive ristampe)... gioielli puri di malefico e selvaggio death metal che ti si stampano letteralmente in testa. A corredare il tutto una delle copertine più iconiche del metal, e testi incentrati su racconti gore e violenze assortite (nota a parte: se siete fan dei film horror capirete subito che in realtà la maggior parte dei testi sono basati su vari classici di Fulci e altri). Uno dei dischi della mia vita, un album in cui parole come \"grezzo\", \"acerbo\" e altre fan semplicemente ridere. Sicuramente Chuck crescerà tecnicamente parlando nei lavori successivi, ma qui dentro c\'è la pura essenza di tutto ciò che il DEATH METAL è sempre stato, musica bestiale, diretta, malvagia e brutale! Album IMMORTALE... PUNTO!!!!! |
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201
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Oggi usciva questo disco imprescindibile....incredibile 36 anni fa, quando tutta la scena H/M suonava nuova e ogni giorno era un\'esperienza diversa, e ovviamente S.B.G. era parte integrante, difficile dare un voto visto l\'influenza che ha avuto |
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200
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@Fabio Rasta;la tua analisi e\' totalmente esatta.Pur grezzo,impreciso,si percepisce un certo senso melodico e una forza impressionanti.Si,si percepiva che non sarebbero stati una band tra le tante ma destinati a fare la storia anche se nessuno avrebbe mai potuto immaginarsi quanto. |
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199
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disco da 75 secondo me alla pari di leprosy. I death che preferisco maggiormente sono quelli da human in poi |
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198
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X tutta una serie di ragioni, i DEATH rimarranno una delle Band + affascinanti in ambito Metal, capaci di surclassare chiunque in fatto di motivazioni e misticismo dell'estremo. Scream Bloody Gore rimarrà un episodio a sé stante nella loro discografia, che, come risaputo, evolverà sorprendentemente a livelli ineguagliabili. Nonostante la palese irruenza a discapito di un approccio + ragionato, il loro debutto è quanto di + primitivo, primordiale, belluino, villoso, istintivo, votato ad inesorabile furia cieca che si possa concepire, ma il tutto riuscendo a trasmettere una orecchiabilità di fondo non comune ad ogni singola canzone e ad ogni singolo passaggio. Non c'è un punto debole ma solo una soluzione di continuità di riff e melodie memorabili uno + bello dell'altro, eseguite con una ferocia senza pari. Si capisce già da qui che non sarà mai una Band qualsiasi. |
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A me scream bloody gore mi piace più la produzione originale che quella remaster sinceramente. La remaster sembra avere un suono troppo più slto e faccio fatica a distinguere gli strumenti |
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A me scream bloody gore mi piace più la produzione originale che quella remaster sinceramente. La remaster sembra avere un suono troppo più slto e faccio fatica a distinguere gli strumenti |
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L inizio di una leggenda e di un genere che prenderà il nome di questa band... Grazie chuck per aver creato il death metal |
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...ancora adesso un disco di incredibile fascino….potentissimo e violento….l'inizio della leggenda…..classico ! |
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Perfetto così com'è per me, come un film horror splatter anni 80 trasportato in musica. Tra l'altro ha una copertina stupenda e i titoli delle canzoni assurdamente orrorifici, si scrive cosi? Io penso di essere uno dei pochi che poi non li hanno più seguiti, sono diventati troppo seri e complicati e non mi piace molto il death metal, questo è un'eccezione e grazie per questo, Chuck. |
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Non so se sia il Genere migliore però se a distanza di 30 anni, ogni ascolto di Album di Gruppi che suonano questa Musica provoca sempre piacere e non sa di vecchio, per Me vuol dire che il livello dei Musicisti è Alto livello... |
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Album dal valore illimitato..qui comincia il death metal, il miglior genere musicale del mondo, per me ovvio😁 |
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Ma anche no grazie, per carità. Esiste pure una remastered e l'album ha una produzione ascoltabilissima. I dischi registrati pessimamente sono decisamente altri. |
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Se Chuck Schuldiner fosse ancora vivo e potesse riregistrare questo album come hanno fatto i Sodom con "The Final Sign Of Evil"... |
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Difficile digerire tanta crudezza ed una produzione così grezza. Non so se mai acquisterò quest'album, sicuramente non a prezzo pieno. Per me i Death partono dal successivo "Leprosy", che qualcuno su questo sito ha giustamente definito "Il manifesto del death metal". Più cativi degli Slayer non sono d'accordo : "Reign In Blood" rimane il disco più violento di sempre. Si vede il germe di qualcosa di buono, ma troppo acerbo. Ricorda il primo Sepultura o il primo Helmet. Voto 60 ad essere buoni. |
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Quello anche io..mi piace la musica melodica e ricercata,anche se-ogni tanto-un po' di marciume e cattiveria ci vuole.. |
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L'importanza di questo ottimo lavoro è clamorosa, anche se io preferisco i Death nella fase meno "raw", cioè a partire da Spiritual Healing |
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Questo è un album che fara' la felicita' di tutti gli amanti del Death piu' truculento e marcio;i difetti di questo album non fanno altro che renderlo un capitolo eccezionale della storia della band e del genere che porta il loro nome.Nonostante una tecnica ancora carente,si puo' notare che in certi passaggi ci fosse la volonta' di ricercare riff e strutture piu' elaborate. |
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...il primo capitolo della leggenda.....da avere assolutamente.... |
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Quello che mi piace tantissimo dei Death e come, anche in questo primo album mettano in risalto il Basso spesso soffocato dalle chitarre nelle registrazioni soprattuotto nel death e trash.
Comunque 85 e' troppo poco!!!
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Diciamo che leprosy nella sua semplicità ha un fascino tutto suo é molto cupo e le canzoni hanno un bel tiro... Quando uscii ricordo benissimo nel Death metal non vi era nulla del genere |
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Credo che ognuno abbia i propri. Per me il podio è da due. Primo posto left had path secondo clandestine. Wolverine è Too ride virano già su altre sonorità quindi non li metto in gara. Comunque a seguire... The key, mental funeral, for god Your soul for me Your flesh, blessed are the sick, warmaster, pierced from within etc etc.. Coi Death ho un rapporto strano. Non ho dischi preferiti, mi piacciono tutti allo stesso modo. Leprosy e individual quelli che ascolto maggiormente. |
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Leprosy miglior album death della storia? Bellissimo di sicuro, preferisco di poco Spiritual Healing ma son dettagli..tutti capolavori. Per il miglior album death di sempre, per me è quasi impossibile me ne piacciono un centinaio ..boh direi che Left Hand Path è vicinissimo alla vetta. |
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D'accordissimo, tutto quello che ci fu prima non può essere definito Death Metal compreso Seven Churches. Questo è in assoluto il primo album Death Metal della storia. |
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Concordo pienamente GRC ma qui comincio un genere ben definito prima c'erano solamente ibridi |
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Album fondamentale, ancora un pò acerbo, il successivo, a mio avviso, sarà il miglior album di Death Metal della storia. |
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L inizio di un genere |
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Eh, ma il primo disco di death metal è una cosa per forza soggettiva. Tipo la prima canzone death metal che ascoltai fu Chapel of Ghouls, quando avevo 15 anni se non ricordo male, e mi fece parecchio cagare. Se parliamo invece di primo disco death metal che mi abbia colpito, allora Left Hand Path occupa quel posto nel mio cuore. |
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Bello questo disco che dite? Il primo death metal non si scorda mai |
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Ma se le vendite di The sound of perseverance furono basse( anche se il loro sound era più "melodico") questo per me dimostra una sola cosa..che non piacciono tanto quanto altri nel loro genere. Avevano una loro cerchia di fans e basta..e Chuck vivo o morto non ha importanza. Anche ora che non c'è più.. Io non vedo tutto questo mito e leggenda intorno alla sua figura, è stato nel suo genere, un grande, grande musicista( sfortunato perché morire a 34 anni è una disgrazia), non è che, morendo i suoi dischi hanno venduto 20 milioni di copie..per me non..è cambiato molto. La sua musica è rimasta per quelli come me..e per quei giovani che si affacciano a questo genere e sentono parlare dei Death come di una band fondamentale. Per questo dico che anche se hanno " rallentato" con gli ultimi dischi e le vendite son basse rispetto ad altri, significa che la loro musica è per pochi. Non trovo altra spiegazione in questo marasma.. |
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Il sito ha apprezzato così tanto il mio ultimo post da ripeterlo tre volte... |
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@ElectricVomit: la visibilità è importante proprio perché, come dici tu, le band guadagnano soprattutto con i concerti e il merchandising. |
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@ElectricVomit: la visibilità è importante proprio perché, come dici tu, le band guadagnano soprattutto con i concerti e il merchandising. |
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@ElectricVomit: la visibilità è importante proprio perché, come dici tu, le band guadagnano soprattutto con i concerti e il merchandising. |
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Ancora si chiacchiera qua..?! |
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ricollegandomi a electric del quale condivido l'ultimo intervento aggiungo che il mio acquisto fisico lo considero un pegno, un tributo pagato a chi mi ha veramente colpito, tranne le eccezioni che sono i lavori dei gruppi storici per i quali sono semplici acqusti compulsivi di tradizione |
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Ma infatti è una bella cosa io non sono contro la tecnologia, la utilizzo anche ora per parlare di musica con voi in assenza di interlocutori fisici, diciamo che come tutte le cose bisognerebbe non abusarne e usare un certo criterio ma ovviamente non siamo tutti uguali. Poi ognuno ha diverse strade per arrivare all’obbiettivo, io ad esempio sono ancora attratto da recensioni e interviste cartacee (rock hard tutta la vita) dove ho un primo contatto con chi mi potrebbe interessare, poi successivamente utilizzo youtube per dare un primo ascolto qausi sempre partendo dai videoclip, se sono titubante ma solleticato butto ogni tanto la lenza nel torrente, se poi il gruppo supera questa ennesima prova solitamente promuovo con l’acquisto fisico. |
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@Hagen #161: sì, una maggiore visibilità che non si è tramutata in una maggiore vendibilità. C'è poco da fare, e forse sarò io di un'altra epoca, ma se le vendite degli album passano da un oggetto concreto come vinile/cd/mc a un file, cioè qualcosa di immateriale, il rischio di pirateria o comunque di diffusione senza che l'artista percepisca la sua giusta percentuale, è altissimo. E anche con le vendite di album on-line previo pagamento, sono convinto che il margine di guadagno sia risicato rispetto a 30 anni fa. Se prendi il 10% per copia venduta, ma il file che vendi costa 7€, la vedo dura arricchirti con le vendite. Ci saranno eccezioni, ma appunto non sono maggioritarie. Oramai i guadagni veri le band ce li hanno coi concerti e col merchandise. |
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Tino, sono d'accordo con te sul fatto che internet abbia reso la pirateria più facile e più veloce rispetto al passato, ma questa enorne banca dati di cui parli ha permesso anche una maggiore visibilità per artisti che in passato, forse, non avrebbero avuto i mezzi per ottenerla. |
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Mah io la penso come l’electric, tra l’altro anche io da qualche anni solo cd originali in macchina (dopo la sbornia delle chiavette usb), viceversa il vinile saà almeno dieci anni che non metto su uno ma solo perché mi sono impigrito, quelli che ho comprato fino al 1993 me li sono tenuti come valore affettivo ma difficilmente ne faccio uso. La pirateria odierna secondo me è ben diversa dalle cassette che si facevano negli anni 80 90 e anche dei cd masterizzati che si facevano a inizio anni 2000, c’era comunque un lavoro dietro che ne rendeva molto più lenta e meno dilagante la diffusione e quindi meno dannosa, poi ce’ra comunque l’approccio fisico, viceversa internet ha praticamente aperto un enorme banca dati da indurre alla bulimia anche i più inappetenti, ma trovo comunque gli mp3 superati e sostanzialmente inutili, inutili a fini collezionistici perché non hai in mano nulla e inutili perché comunque con un buon abbonamento internet puoi ascoltare direttamente dalle piattaforme in maniera sostanzialmente legale. Io poi appartengo a quelli che non riescono ad apprezzare realmente un lavoro solo con il file audio ma ho bisogno di un approccio fisico e anche visivo con i nuovi gruppi, ad esempio faccio molte scoperte guardando i video clip su youtube. |
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Ovviamente sono consapevole del fatto che sarebbe meglio non piratare, ma ci sono stati dischi che mi sono piaciuti subito e poi con ascolti successivi sono calati, e viceversa. Ascoltare ripetutamente i dischi prima mi ha permesso di mettere mano al portafoglio per dischi che davvero lo meritavano; anche perché, come dice Maccio Capatonda (che trovo assomigli in modo inquietante a Bob Vigna), sossoldi. |
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Guarda ElectricVomit, alla fine la pirateria è l'equivalente odierno del tape-trading, e come col tape-trading alla fine uno i cd/vinili li compra. |
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No Hagen... non dirmi così! Comunque io non sono un luddista ma è pur vero che l'ascolto di un vinile in particolare richiedeva una ritualità che ti "obbligava" a concentrarti su quell'ascolto più dell'avere milioni di canzoni sul telefono che puoi cambiare in un 1 secondo. Stesso per il cd, ma già meno. Più che la qualità della musica, su cui possiamo discutere, la bellezza del vinile era l'attenzione che ti obbligava ad avere per ascoltare un brano. Non si aveva un approccio sintetico, perché non si poteva averlo. Urgeva un approccio analitico, almeno un po'. Questo è l'aspetto che più rimpiango e che mi spinge ad ascoltare in macchina cd originali (non mp3) con un solo album. |
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Ammetto di aver piratato diversi dischi, ma se un disco mi piace finisco sempre col comprarlo (quelli che non mi prendono li cancello). Però avete ragione, l'esperienza di ascoltare un cd o un vinile per la prima volta, leggendosi i testi sul libretto mentre le canzoni vanno avanti, è diversa da quella di ascoltarsi lo stesso disco scaricato (o anche rippato) sul pc o sul cellulare/lettore dap. |
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Hagen #153, ti quoto. Lisa #152: i Death non sono immediati ma non di difficile assimilazione; da Human la componente melodica si accentua sempre più fino all'apice di TSOP (provate ad ascoltare Story to Tell e ditemi se non è melodia pura e meravigliosamente incazzata). Da notare inoltre che i passaggi su Mtv per i Death ci sono stati e più frequentemente dei Cannibal. Nel breve termine hanno venduto meno rispetto a Deicide e Cannibal non perché meno accessibili, ma perché hanno prodotto meno dischi (e comunque nel 2008 avevano superato i 2 milioni di copie vendute, e a dicembre 2009 le 500.000 copie solo negli USA, quindi non è vero che non i Death non vendevano - vendevano nel tempo). Poi se ci mettete pirateria e compagnia, la frittata è fatta. Scoperta dell'acqua calda, ma è difficle far capire ad un millennial la ritualità del comprare un cd originale o un vinile originale. Ti va bene se si scaricano l'album legalmente. Un altro mondo. |
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Fine estate/autunno 1998 sulle riviste metal italiane non si parlava altro che di TSOP con tanto recensioni miracolose,copertine dedicate ai Death,interviste,articoli etc. Nel disco c’era una cover di Painkiller inserita prb x invogliare l’acquisto del disco ai “ true defender” fenomeno riesploso con moda del power... (ai tempi nn c’era internet e si comprava in base alle recensioni)Risultato? Vendite molto scarse. Band fondamentale x i critici e x i primi gruppi death floridiani che presero ispirazione ma x i fan mica tanto,visto le tiepidissime vendite. |
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Lisablack, non sono d'accordo con te sulla minore accessibilità dei Death: nei primi dischi anche loro parlavano di morte, zombie e squartamenti, e nei successivi è vero che i testi e la musica si è fatta più complicata, ma vi è anche stato l'innesto di una notevole dose di melodia, che secondo me ha reso quelle sonorità più digeribili anche a chi non faceva parte della scena estrema. |
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Ma dipende se questi fan erano vivi negli anni 90 o fine anni 80..un ragazzo che ha fatto ora 25 anni per ovvi motivi non può aver comprato Human o Spiritual Healing appena usciti come tu ed altri..Chi è sopra i 40, anni come alcuni di noi..lo ha fatto senz'altro se appassionato al death. E poi il discorso vendite..i Death non sono mai stati di facile assimilazione per tutti, album come Individual o Symbolic, sono molto profondi..da interpretare. Più facile un disco dei Cannibal con squartamenti, o uno dei Deicide che dice Satan 400 volte e rovescia il crocefisso..Tra parentesi mi piacciono entrambi ovviamente. |
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Se si parla di proto-death metal sono gli Slayer |
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Mulo le vendite di quegli anni non c'entrano molto, tantissima gente si duplicava le cassette e poi sdoppiava i CD. Non ho detto poi che hanno più o meno seguito di altri, ho solo detto che erano molto famosi e amati anche prima della morte di Chuck. Questo ve lo ricorderete credo al di là di qualunque statistica. Così come io ricordo che Seven Churches era estremo quanto SBG. Poi che fosse death o thrash o quel che era sono menate di oggi. |
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Attenzione a non mettermi in bocca frasi che non ho mai scritto.Ho precisato che x ME 7 Churches è il primo disco death o proto/death o chiamatelo come vi pare e che i Death vendevano molti meno dischi rispetto ai loro "competitor"conterranei.Non ho mai negato l'evidenza storica o la qualità dei Death,ripeto mi piacciono tutti i loro dischi ad eccezione di Scream bloody gore punto.Cmq SilviAa nn diciamo inesattezze:
MORBID ANGEL – "Covenant" (1993): 127,154
DEICIDE – "Deicide" (1990): 110,719*
DEICIDE – "Legion" (1992): 103,544
OBITUARY – "The End Complete" (1992): 103,378
CANNIBAL CORPSE – "The Bleeding" (1994): 98,319
Questi sono dati vecchiotti,nel frattempo CC e Deicide hanno passato il milione di copie vendute di tutti i loro dischi,non male x generi di nicchia (e stiamo parlando di band venute dopo i Death).I Death questi numeni nn li hanno mai fatti e quindi mi sorge una domanda "Ma tutti questi fan usciti negli ultimi 15 anni avranno comprato i loro dischi negli anni '90 come fece il sottoscritto?"
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Vabeh, non esageriamo. È stato un grande di un genere. Oltretutto una persona umile come pochi. Poi ci sono anche altre band fighe quello è certo. Gli Obituary credo di preferirli, ma un altro spessore, sempre sotto ai Death. I Possessed sono molto thrash, quasi sovrasta la parte death. Una band come i Possessed che ne fa degli Slayer più incazzati ma con la voce distorta non può mettere le basi perché arrivato prima di full lenght quando alla fine hanno iniziato insieme prima |
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Cioè, parlando di artisti importanti per la scena estrema, vogliamo parlare per esempio di Nicke Andersson, che è stato il principale compositore del disco che ha fatto nascere lo swedish death, ha suonato sul debut dei Dismember, ha raffinato ed evoluto lo stesso genere che ha contribuito a creare con LHP su Clandestine, poi non contento ha a sua volta inventato il death 'n roll con Wolverine Blues (con l'apporto di Alex Hellid, ovviamente). E una volta stancatosi del metal, ha suonato su due dischi garage rock da paura come Supershitty to the max e Payin' the dues. Eppure è molto meno famoso di Chuck in ambito metal |
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No akerfeldt è andato oltre, ha peggiorato quello che aveva cominciato, il cerchio l’aveva già chiuso con il duo deliverance damnation ma si è mantenuto su livelli di eccellenza fino a ghost reveries, poi è diventato altro. Per me i personaggi si possono invece tranquillamente paragonare |
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Quotone x lisa #142, la penso anch’io cosi’. I Death (al pari di altri deathsters come ho detto in precedenza) sono sempre stati un grossissimo nome fin dagli esordi. Ovviamente la scena death non è mai stata mainstream quindi nessuno dei gruppi death ha mai avuto molto riscontro di pubblico, se non fra i fans affezionati. |
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Ragazzi, Chuck e i Death sarebbero stati riconosciuti anche se in vita, io non ho mai detto il contrario però, come dire, nessuno è mai stato santificato da vivo. Anche chi era già un'icona in vita, morendo è diventato mito, una figura pressoché perfetta, intoccabile e insuperabile. |
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@tino: secondo me Akerfeldt non vale un piede di Chuck ed ora che la sua band avrebbe a tuo dire "chiuso il cerchio" ... beh... cosa resta degli Opeth? |
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Mah io non penso che la morte faccia il mito di qualcuno..se da vivo non 6 nessuno puoi star certo che da morto 6 molto meno. Perciò i vari artisti morti prematuri ( una lista infinita) si certo morendo hanno creato una specie di "mitologia" però resta il fatto che in vita erano già dei personaggi, erano già conosciuti e apprezzati. Un po' come quando morì Freddy Mercury..dai non è l'unico ad esser morto di AIDS nel mondo, ma di sicuro essendo già una leggenda "da vivo", morendo così è diventato icona..Se era uno qualunque, e di lavoro faceva il cameriere, era uno come tanti. |
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Dai Hagen...questa è grossa....ricordarli solo per la morte e non perché hanno fatto in vita dischi eccezionali? Allora dei nessuno, Non scherziamo, hanno insegnato su strumento come nessun altro. Ascoltati i dischi. Maestri. Loro insegnano e gli altri imparano. Mulo non è nuovo a negare l'evidenza storica magari per antipatia, citando altri reputandoli migliori sovrastando e negando la storia. Dopo aver citato Kam Lee il primo cantante dei Death poi andato nei Massacre, vogliamo parlare del batterista di questo disco? CHRIS REFEIRT. Una bomba! Il batterista e fondatore degli Autopsy. Quando succede la storia nella storia. Solo nei massimi casi piu' speciali. Solo i migliori stanno coi migliori, e Chuck ha avuto sempre a che fare coi migliori. Questa è la definitiva espressione del demo Death by metal, Scream Bloody Gore l'arte dell'estremo metal, disco d'esordio assolutamente ca-po-la-vo-ro!! Che riff, che passaggi, che pezzi, che batteria, che suoni, che voce...che Chuck Schuldiner. Copertina fantastica |
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Sicuramente i death hanno subito una valorizzazione postuma alla morte di chuck ma soprattutto dopo il dilagare del prog metal che ha fatto da volano anche alla sua proposta prima confinata solo agli utenti del metal estremo. L’arma vincente per acquistare consensi trasversali è stata quella di arricchire la musica con tecnica melodia e atmosfera però mantenendo inalterati i connotati del suo tipico suono. Da questo punto di vista la sua evoluzione non è stata molto dissimile da quella di king diamond che riusciva ad attrarre anche molti scettici (per via della voce) grazie a composizioni ultra tecniche e all’ausilio di musicisti strepitosi. Io penso comunque che chuck non è riuscito, perché la sorte glielo ha impedito, a fare la quadratura del cerchio, cioè a diversificare inserendo la voce pulita in contrasto con la sua voce distorta, penso sarebbe successo visto l’esperimento control denied e la cover ariete painkiller a tastare il terreno. Paradossalmente personaggi simili a lui per caratteristiche e percorso artistico sono riusciti nell’intento, penso ad esempio a ihsahn o a mike akerfeldt. |
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Penso che Mulo si riferisse al fatto che Chuck sia diventato un'icona, una specie di mito dopo la sua morte: è successo con altri artisti, e penso sia una reazione connaturata nell'animo umano. Pensate a Cliff Burton o Kurt Cobain per esempio, entrambi già noti e apprezzati quando erano ancora in vita, ma non avrebbero mai avuto la fanbase che hanno adesso se il primo non fosse finito sotto il bus e il secondo non si fosse sparso il cervello sulla parete dietro. |
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Quoto Silvia..post 136. Non è vero che Chuck viene apprezzato ora che è morto..chi ha sempre ascoltato questo genere, per forza conosce i Death..poi se qualcuno li ha conosciuti dopo ( per motivi anagrafici cioè giovane eta') bene..ben venga che a distanza di decenni, questi album siano conosciuti e valorizzati per quello che meritano. |
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Boh che vi devo dire, per me SBG è il punto di rottura che ha indicato la via a molti (e mettiamoci anche i Possessed visto che sono stati citati più volte). Che poi possa piacere di più o meno è un fatto puramente soggettivo, anche se trovo forzato definirlo niente di che, ma di sicuro non perderò il sonno se qualcuno la pensa diversamente.
Personalmente però non mi sentirei di paragonare LHP a SGB, che trovo in un certo senso distanti stilisticamente. Piuttosto direi LHP sta alla scena svedese come SGB sta a quella americana, almeno in termini di innovazione e cattiveria sonora, però ripeto è un punto di vista personale. |
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@Mulo i Death erano già grossi (nella scena) quando Chuck era in vita |
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Papi, se paragoniamo SBG con LHP o Severed Survival, io finirò sempre col scegliere i secondi, anche se probabilmente quei due album sono nati grazie all'influenza, diretta o indiretta, che i primi Death hanno avuto sulle band (gli Autopsy hanno fortemente influenzato la scena svedese, e Chris Reifert era il batterista su SBG, e le somiglianze tra questo e Severed sono palesi). Questo perché secondo me LHP surclassa SBG dal punto di vista dell'impatto e della potenza pura, e Severed lo sorpassa sotto l'aspetto del suono marcio e malato. Insomma, onore ai Death per aver indicato la via, ma su quella via altri sono andati oltre di loro.
Riguardo alla storia dell'età, ricordo che i membri degli Entombed avevano dai 17 ai 19 anni quando LHP fu registrato |
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Papi chulo Mulo li ha presi in diretta quei dischi e se x Mulo nn hanno superato la prova del tempo nn dovete prendervela sul personale. Preferisco tante altre band ai Death farevene una ragione 😉. Ma capisco anche che DOPO la morte di Chuck (da vivo ricordo non lo cagava nessuno) x molti sono diventati i top. |
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Leggo di gente che trova questo disco niente di che. Vi ricordo che Chuck non aveva neanche vent'anni quando incise SBG e lo fece con pochi mezzi a disposizione sia tecnici che di budget. Non so voi, ma non avrei saputo fare di meglio, almeno per l'epoca in cui tutto uscì.
Piuttosto consiglierei a Mulo di rispolverare gli album dei Death, la prova del tempo l'hanno superata alla grande e anzi, c'è ancora troppa gente che li copia o che si ispira palesemente a quel tipo di suono. |
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primi due o primi tre? |
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ObscureSolstice ma quale anti-metallica (I primi 2 li ritengo essenziali e mi piace anche il black album).I dischi dei Death mi piacevano (da leprosy in avanti)quando uscirono ma sono anni che nn li sento,nn hanno superato la prova del tempo ,a differenza di Left hand path o di uno Slowly we rot che invece nn mi stancano mai... |
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Copertina bellissima e pure il contenuto musicale..d'accordo che dopo i Death faranno di meglio, ma cosa ha questo album che non va? La produzione? Dai, al di la' dei gusti, e di chi ha cominciato prima, dire che questo disco è brutto..mah. |
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@Mulo è l'anti-Metallica. Ma ti stanno sulle palle anche i Death? Ok, al commento 100 non hai scoperto niente di nuovo, nessun grande artista gli piace l'attribuzione che la gente gli mette perché troppo limitativa. |
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Ascoltali... ripeto uno dell 84 e non erano tanto differenti da scream bloody gore... un anno prima dei possessed |
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È stato Becerra?Hetfield?,Lemmy o Iommy? Illuminaci Galilee |
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Comunque io so da dove hanno preso il nome beehive. E non è stato Chuck. |
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Li ho sentiti tantissimi anni fa quei demo;sinceramente mamco me lo ricordo più... |
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Mulo di dove sei? Ma hai mai sentito i demo con i matas? |
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Parliamo di Ed Repka, uno dei migliori artisti quando si parla di cover art, insieme a Dan Seagrave e Andreas Marschall |
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A quanto pare Chuck avrebbe deciso di licenziare tutti i suoi vecchi compagni dopo che, avendo egli annullato un tour quasi all'ultimo momento, si vide Terry Butler e Bill Andrews (parliamo del periodo immediatamente successivo a Spiritual Healing) fregarsene ed andare lo stesso in tour, con un chitarrista e un altro cantante rimediati per l'occasione, usando il moniker dei Death. Ovviamente Chuck non la prese bene, con le conseguenze che conosciamo. |
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Copertina bellissima ( molto meglio del contenuto musicale a mio avviso). Comunque vada x la birretta ma però parliamo di figa ah ah 🤣🤣🤣 |
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Comunque anche la copertina di questo disco è bellissimo... I possessed potevano avere un po più di fantasia |
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Mulo quando ci beviamo una birra? Anche con Electric e parliamo un po di death metal? |
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Mi sembra che i BeeHive fossero definiti glam/black metal .Mi pare fosse Cristina D’Orzo (famosa giornalista ai tempi,cugina della più famosa Cristina D’Avena)a coniarne il termine. Ma Mirko smenti’in un intervista smenti’di essere il padrino del black,in questo riconda l’umilissimo licenziamusicisti Schuldiner (che come tutte le persone umili impedisce ai componenti della band di startunire pena il licenziamento),che anch’esso nn si sentiva il padrino del death.... |
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Che poi non è così brutto il disco dei Necrophagia. Ha solo una produzione che non ne esprime bene le potenzialità. Rimane il fatto che il primo dei Death rimane una figata. Quoto Er trucido. Ci sono varie fasi di lettura e tutte possono essere valide. Inutile impuntarsi. Ha poco senso e poca importanza. Leggendo choosing Death scoprii che i Morbid furono decisamente fondamentali per la nascita del genere. Forse anche più dei Death. |
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Ti do' ragione anch'io Electric, post 103.. |
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Thrasher, occhio a darmi ragione ché sennò esce che siamo la stessa persona o il poliziotto buono e quello cattivo. |
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Concordo con electric😊... mulo beato te che hai visto i beehive in formazione originale... ma anche loro facevano death metal all epoca? |
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Ioi Possessed li vidi di supporto ai BeeHive nel ‘86 e quel giorno infatti non ci piovette su effettivamente... |
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Si comunque raga resta pur sempre il fatto che Season dei Necrophagia é uscito 2 mesi prima di Scream bloody gore, poi che sia meno bello e tutto (a me non é mai piaciuto ma gli attribuisco importanza) é sacrosanto. |
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@Thrasher: gli Aqua ancora ancora, ma i Gazosa sono chiaramente orientati verso il brutal. Il cantato di "Www Mi Piaci Tu" è un evidentissimo omaggio ai Cannibal Corpse. |
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Possessed thrash metal, death DEATH METAL.... non ci piove e anche se fosse i mantas di chuck nel 84 avevano già detto la loro se ragioniamo in termuni anagrafici.... ripeto due canzoni andarono a finire in scream bloody gore... quindi se per voi anche gli aqua o i gazzosa fanno death ben venga... ascoltate bene le composizioni dei due dischi.... buon ascolto a tutti |
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@ElectricVomit: esatto, è impossibile. Sarebbe come stabilire quanti capelli debba perdere un uomo per essere considerato calvo. |
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@Er Trucido: penso di essermi espresso in termini concettuali non dissimili dai tuoi, seppur con esempi diversi. A me non interessa primeggiare sugli altri. A me interessa riflettere sul fatto che classificazioni cronologiche sono incomplete.
@Hagen: condivido, ma come fai? Non credo esistano strumenti oggettivi per misurare quanto di questo o quello è presente. Si finisce sempre e comunque per esprimersi a gusti. |
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Dato che il death metal nasce dal thrash metal, bisogna guardare quanto thrash sia tollerabile in un disco per definirlo o meno death metal, il che alla fine risulta un processo estremamente arbitrario, a meno di non escludere del tutto la componente thrash, ma allora sarebbero da ignorare tutti i dischi death di fine anni '80 e parte di quelli dei primi anni '90 |
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Diciamo che una versione equilibrata sarebbe che Seven Churches all'epoca ha gettato le basi del death metal, mentre Scream Bloody Gore ne ha poi consolidati gli stilemi. è una vita che si discute su chi sia arrivato prima, dubito che riuscirete a convincere uno dell'altro, poi fate come volete. In fondo sono solo tre giorni che ne discutete |
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sono d'accordo con mulo |
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Tutti gli addetti ai lavori/musicisti sostengono che il primo album album death è Seven Churches.Poi arriva qualcuno sul web!? a sostenere che seven churches è tipico bay area sound?! (Ti sembra uguale ai metallica/exodus/legacy dell'epoca seven churches???!) Guarda a me di aver ragione nn importa però è talmente palese la cosa.Sono 2 dischi death entrambi con forte matrice thrash,come tutto il death di fine anni '80 (Anche altar of madness ha dei riff alla Slayer che più slayer nn si può). |
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@Mulo: non credo che la questione sia relativa il contestare le opinioni altrui - non il mio, quanto meno. Il punto è che Hoglan, o Becerra, possono rilasciare delle dichiarazioni in cui affermano qualcosa, ma ciò non toglie che un'analisi più ampia possa dimostrare il contrario. Questo riguarda la critica, che tiene conto delle affermazioni degli artisti ma poi compie un lavoro più generale, sia sulla qualità dell'opera in sé (i dischi dei Death, in questo caso) sia sulla qualità dell'opera in ottica diacronica (i dischi dei Death nel tempo pre e post la loro uscita, con relative eredità/influenze). Che Chuck non si sentisse a suo agio con l'appellativo di "padrino del death metal" non significa che a conti fatti non lo fosse. Dimostra semmai la sua enorme umiltà. Sono due cose separate la percezione che ha un artista del proprio lavoro rispetto al valore contestuale del lavoro stesso. |
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@Mulo verissimo, Chuck non amava quelle etichette. A proposito le sue interviste erano molto interessanti, un grande amore x la musica |
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ElectricVomit concordo comunque il discorso era basato su proposte estreme x l'epoca. |
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Gene Hoglan, batterista dei DEATH, afferma che Chuck Schuldiner non si è mai trovato a suo agio con l’appellativo di ‘padrino del death metal’ che molti gli hanno dato, preferendo invece indicare le altre band che hanno formato il sound dei DEATH nei primi anni della band.
Nonostante i DEATH siano considerati una delle band più importanti di tutti i tempi nello scenario death metal, il loro primo album ‘Scream Bloody Gore’ uscì solo nel 1987, quindi due anni dopo ‘Seven Churches’ dei POSSESSED del 1983, disco indicato da Jeff Becerra (bassista dei POSSESSED) come il primo per cui si possa usare il termine ‘death metal’.
Hoglan, che è stato parte dei DEATH nel periodo 1993-1995 e ha contribuito agli album ‘Individual Thought Patterns’ e ‘Symbolic’, parla così di Schuldiner e del suo rapporto con il death metal:
“Chuck si è sempre trovato a disagio con questa definizione di ‘padrino del death metal’ che gli veniva data. Preferiva inoltrare questo riconoscimento ai suoi predecessori. Chuck non ha mai sentito di meritarsi questo appellativo, perchè per noi il vero death metal era morto nel ’84, e nel ’85 c’è stata la sua resurrezione, quindi noi come band ci siamo sempre sentiti parte del nuovo filone del genere, non i suoi creatori. Quindi, se molti considerano ‘Scream Bloody Gore’ il primo album death metal della storia, probabilmente non conoscono ‘Seven Churches’ dei POSSESSED”.
Vediamo "qualcuno"se contesta anche queste |
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Death by Metal è seminale, c'è poco da fare. Però a me pare che abbia un senso relativo attaccarsi agli anni in cui esce un cd rispetto ad un altro per stabilire la paternità di un certo genere. Più che "chi viene prima" conta "chi viene meglio". Lasciate perdere le risatine per l'uso dei termini, quello che intendo è che possibili uscite precedenti a quelle dei Death/Mantas non riducono l'importanza capitale/fondativa dei Death nell'affermazione dell'omonimo genere. Sui perché e per come possiamo discutere, ma fare a gara nello stabilire che i Possessed siano venuti prima e meglio mi pare un sterile. Con questo non sto attaccando/sminuendo i ragionamenti portati avanti fino ad ora, sia chiaro. |
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E comunque se vogliamo dirla tutta visto che qualcuno ha tirato in ballo i possessed che di death metal hanno veramente poco poco, nessuno si ricorda i mantas la prima band di Chuck con kam lee e rick alla chitarra( prima su leprosy poi nei massacre insieme a lee)... il demo uscii nel 84 con il titolo eloquente di " DEATH BY METAL" e due pezzi di quel demo andarono direttamente in scream bloody gore.... sentite come cantava nell 84 altro che possessed... questi ultimi con il disco successivo e il mini album dopo confermarono quello che erano... una band thrash e stop. Dopo se qualcuno fa confusione tra i generi ci può stare |
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Obscure, quando parli di 7 album imprescindibili, cosa intendi? Intendi imprescindibili nel senso che sono qualitativamente eccezionali, oppure imprescindibili nel senso che hanno cambiato e influenzato così tanto il genere da non poter essere ignorati quando si guarda alla storia dello stesso? Perché sulla prima interpretazione sono d'accordo con te, sulla seconda meno |
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Matrice thrash con qualche influenza....I death sono stati i primi in assoluto.. |
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Grazie Electric e obscure... ma si sente chiaramente la differenza del due band una è death l altra è di matrice tra con qualche influenza |
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Ehi, ma allora non sono l'unico che concorda con Thrasher! |
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Guardate che quello che dice thrasher è la verità. Appunto i Possessed è un bel granitico death/thrash. Non ho mai messo rivalità tra le due band, essendo una delle mie band preferite, chi ha iniziato prima o dopo tanto hanno iniziato insieme nell'84, ma basta rileggere la prima parte della recensione per capire come stanno le cose. Sicuramente un genere non si consolida in un solo anno solare, ma quando intorno a te si formano sempre piu' band che 'seguono'. E allora a chi dare la menzione d'onore? Et voila'...Mentre i Possessed continuavano col loro distruttivo death dai miscugli thrash, i Death invece erano solo espressamente death gia' da subito. Questo mostro di Chuck poi ha fatto 7 dischi imprescendibili di fila....non mi sembra che ci siano tutti questi dubbi a chi deve essere avuto il merito non solo per aver maturamente fatto nascere un genere, sebbene in mezzo a diverse buone band, ma non avvicinabili a tale imponenza da status di colosso, ed averlo continuato con costanza, livellato e lavorato dettato i confini che sarano esempio per altre determinate band tecniche, idee, songwriting e bravura allo strumento disumani....c'è tutto. Chi vuole il grezzume si prende i primi album, chi vuole più la tecnica ci sono quelli dopo |
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Sarà Ma Per Me Un Disco È thrash L'Altro È death Il Confine È Sottile Poi Se Qualcuno Influenza Un Altro Ci Sta. |
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No Schizophrenia è proprio thrash al 100% . Inquisition symphony ti pare un pezzo Death metal? Ricalca palesemente Call of ktulu..... I riff di chitarra somigliano tanto a quelli di Metallica e Slayer (x non parlare del classico riff alla Black Sabbath presente in diverse canzoni)... Scream Bloody Gore ricarlca lo stile Seven churches,stessa voce,stessa pesantezza etc. Ricordo una vecchissima intervista di Chuck in cui disse che x Scream si era ispirato palesemente a Seven Churches.... |
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Beh Schizophrenia è al confine x me. Comunque si parlava di quanto estremo suonasse un album, indipendentemente dall'anno di uscita. Es. i Motorhead hanno pezzi speed anche se il genere non esisteva ancora. |
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Sì ma allora è tutto death metal per voi... allora anche il secondo sepultura sia come cantato che come impatto secondo i vostri canoni è death metal ed è uscito nell 87 |
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Pero' @Mulo, nei miei ricordi lo colloco insieme a SBG, entrambi erano le cose piu' estreme che circolavano in quel periodo, almeno x la mia esperienza. C'erano infatti anche tanti tape traders (esempio) che conoscevano gia' i gruppi prima dell'incisione dell'album |
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Comunque ragazzi gli Slayer si definivano speed nell'85, c'e' l'intervista in coda al loro (fra l'altro bellissimo ) concerto di quell'anno. Esatto Mulo, pure x me quella pesantezza era una novita', anche nel cantato. Comunque come dice @rik alla fine ognuno di noi aggiunge un tassello a quello che e' un puzzle di ricordi (o impressioni), nel senso che un genere non nasce mai "di colpo" e viene comunque codificato solo a posteriori |
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Si,il l'etichetta death metal non era stata ancora coniata nel 1985.Il genere più estremo era il thrash e loro essendo estremi si presentavano come thrash. Cmq x ME Seven Churches resta il primo disco Death perchè estremizza quanto il thrash aveva fatto dall'83 ai primissimi mesi del '85 ed ha il suo interno elementi death come il cantato di Jeff,i riff e una pesantezza mai sentita prima d'ora.Per qualcuno che si (anche x via delle sentenze che emette sotto altre recensioni) sente di avere le verità è thrash bay area va bene (Si Seven Churches suona come i metallica o gli Exodus ,manco come gli Slayer suona visto che Hell Awaits ha una produzione molto clean),diamogli ragione |
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I Possessed comunque si presentavano come Thrash band, anche nelle interviste. |
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.... io lo chiamo 'revisionismo storico'. Come lisablack, Silvia, Mulo, Area, ognuno di voi, giustamente, ha espresso la propria opinione 'pensiero'. Ognuno di voi ha detto tante cose giuste, che messe tutte insieme, rendono l'idea del tutto. I possessed (inconsciamente) hanno codificato quello che sarebbe diventato il 'death'. Seven church, fa da anello di congiunzione, tra l'extreme thrash e (il futuro) death. Becerra? Qui la cosa si fa più complicata. 'Forse' non è propriamente growl tout court, ma sicuramente ha estremizzato ulteriormente l'uso del cantato. I un bellissimo articolo di una pregiata rivista italiana di heavy metal, c'è un esaustivo articolo dedicato ai possessed, dove tutte queste tematiche vengono 'analizzate' dai componenti la band. Naturalmente quello che ho scritto all' inizio non è farina del mio sacco, ma solo piccoli 'dettagli' di quell' articolo .... e per chi è un fan (non fanboy ) dei death, ci sono vari articoli a loro dedicati, sempre su questa stimata rivista .... (imho) |
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@Silvia, mah guarda Season of the dead dei Necrophagia uscì un paio di mesi prima del disco dei Death, ma ad oggi é più una cosa per appassionati incalliti, anche solo a livello di produzione non regge il confronto. Non ebbe il successo sperato.
L'unica cosa é che entrambi hanno la paternità sul genere, nonostante ovviamente i Death abbiano (meritatamente) più fama e ben altra caratura.
A margine poi ti dico che se guardi le foto dei rispettivi gruppi di quel periodo... non erano altro che dei ragazzini che nemmeno si rendevano conto che avevano codificato un genere che gli altri (Possessed tra i principali) avevano accennato. |
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Si è vero all'epoca questi discorsi non c'erano..è facile farli ora dopo decenni. Il successo è uguale fortuna, la bravura ce ne vuole tanta..ma senza fortuna, senza il " fattore c" non vai da nessuna parte..Per carità niente contro Chuck che è il mio idolo numero uno, ma la fortuna è fondamentale. |
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Sì avete ragione lisa e Area, riascoltato oggi sì però all'epoca non si facevano tutte queste distinzioni, neanche nel cantato... erano due voci estreme (la penso come Mulo) e i dischi due bombe sonore. I Necrofagia non li ricordo se non x qualche amico che faceva tape trading... lisa il successo infatti è tutta un'altra storia, entrano in gioco troppi fattori |
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Infatti son d'accordo con Area, thrash death è Seven Churches, un disco di transizione da un genere all'altro. Necrophagia e Scream bloody gore è 100% death metal, il successo poi è forse questione di fortuna o altro..chi può dirlo, rimane il fatto che SBG è un capolavoro senza se e senza ma.. |
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@Silvia, proprio da Seven Churches capisci da chi avevano preso sia Chuck che Vincent (almeno in altars of madness) quando agli inizi si affidavano allo Screaming anziché al Growl vero e proprio... si perché quello di Becerra per me é più Screaming. Seven Churches per me é al limite del Thrash Death.
Comunque i primissimi dischi Death usciti nel 1987 sono Season of the dead dei Necrophagia e Scream bloody gore... il primo non ha avuto il successo del secondo e effettivamente non c'é gara... |
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@lisablack, ma infatti Seven Churches é un album Thrash tra i più estremi allora in circolazione... é considerato un lavoro fondamentale soprattutto per lo sviluppo del Death (come anche Reign in blood) e anche per il Black certo... poi molti nei commenti han detto chela voce di Becerra era in Growl ma per me era più in Screaming.
David Vincent su Altars of madness aveva cercato di mantenere sia lo stile di Mike Browning che a sua volta riprendeva lo stile di Becerra.
I Venom a me non piacevano neanche quando ascoltavo Black Metal e per me considerarli tali era una forzatura bella e buona. |
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Intendo sia Seven Churches che questo |
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@thrasher l"hai sentito all'epoca o in seguito? Ovviamente poi ognuno percepisce in modo diverso |
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Per me i possessed hanno il tipico suono bay area influenzati fortemente dai primi slayer dei primi due album... la voce? Di growl sicuramente non sento nulla ma proprio nulla... sembra uno che canta incazzato e stop |
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thrasher se di death in seven churches nopn senti niente c'è qualcosa che non va...Il growl di Becerra è tipicamente death... |
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"sentimenti scoscesi" è straordinario. @ObscureSolstice Palazzeschi ti fa una p***a |
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Che disco....che disco!!!!!! Epocale!!!!! Epocale!!!!! Il capolavoro di pura malvagità, death metal al 100% No Compromise.... fragore... terrore... tematiche horror, suoni grezzi.. il disco gore per eccellenza questo SCREAM BLOODY GORE, quasi un tributo a Sabbath Bloody Sabbath dei nostri avi e padri metallici Black Sabbath.. ma questo Scream Bloody Gore per lasciare qualcosa di incancellabile significhera' a titolo anagrafico piu' violento che mai in chiave estrema, fondamentale.. nudo e crudo, putrido.. orripilante.... scioccante... sentimenti scoscesi e di affanno, paura che incombe wahawah... il mio ghigno beffardo sul volto quando lo ascoltai la prima volta, della serie: "Ci stiamo cagando in mano".... una pugnalata nell'anima, aaaarrggh mi hai ferito... mi hai fatto sputare il cuore spappolato con le budella, cof coff.... dannato bast..., sono contento pero'.... atmosfera soffocante e sinistra... fumo rosso gelido e fitto con una brezza di vento che cala sull'umanita', chiari colori rossastri intermittenti che cambiano sfumatura nel cielo, dopo il viola porpora, il rosso si e' palesato... i stupidi mortali non sono abituati a tutto questo, a quello che stava accadendo da li' in poi.... si presenta sul palco, silenzioso, quasi timido con la chitarra a tracolla, senza intro, che non vedeva l'ora di massacrare per iniziare subito: "Hi there, I am Chuck Schuldiner..." La creatura... e' arrivata allo stato finale, dopo vari demo: prima MANTAS (17 anni) e ora DEATH (20 anni), Evil Chuck. Niente miscugli thrash, nessuna minima venatura, andiamo oltre, e da subito totale. Sara' spiacevole per ogni ascoltatore ( per modo di dire..) Dopo i Black Sabbath, dopo gli Slayer, ecco una nuova massiccia potenza per infiammare i libri della storia del metal. E sara' un marchio di fabbrica. Il Mozart della chitarra del death metal, capostipite e simbolo di un intero movimento che porta il suo nome, sarà il vostro incubo peggiore... il growl più famoso della scena come primo portatore.. come non mai.... Eccellente. Se io devo rispondere, che cos' è per me il death metal? Io rispondo... SCREAM BLOODY GORE |
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Dai miei ricordi Seven Churches era davvero estremo, non era il solito thrash come puo’ apparire alle orecchie moderne, soprattutto nel cantato e nelle atmosfere. Nel valutare uscite del passato poi secondo me non bisogna valutare freddamente l’anno di uscita ma l’impatto sulla scena. |
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I possessed sono stati influenzati da slayer e venom... per me fanno thrash, il secondo e il mini album sono proprio tipico sound thrash... nel primo ripeto sono molto influenzati dai primi Slayer... di death non sento niente... |
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Seven churches è un disco di passaggio per me, ma non è ancora death metal. Almeno non quel genere che io chiamo e ascolto come death metal. SBG parte sicuramente da lì, ma è tutto più marcio e i tempi di batteria non sono più thrash. È questo fa molta differenza. Comunque non credo sia così importante definire chi ha iniziato tutto. Ripeto esistevano anche i Necrophagia ma nessuno se li caga. |
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No..che c'entra il nome Death col genere, se penso che siano capostipiti non è certo per il nome che portano. Allora si dovrebbe dire anche dei Metallica, con il nome hanno inventato il metal? Dai..non c'entra nulla, io di death in Seven Churches ce ne sento poco, e anche del growl di Becerrra, si ma non è poi così brutale. C'è molto degli Slayer, quello sì.. |
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Io credo che sia difficile catalogare gli album apparsi alla genesi di un genere, perché spesso hanno elementi di novità e rottura accanto ad altri più legati alla tradizione; è un po' come in "Apollo e Dafne" del Bernini, dove la ninfa ha già iniziato a trasformarsi, ma non ha ancora perso le sue fattezze originarie |
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Scusatemi ma Seven Churches ha il cantato in growl (sono stati loro i primi a usarlo),ha quei riff in tremolo e quelle distorsioni tipiche del Death Metal e un pezzo come Burn in hell non si era mai sentito prima.Hell awaits grande ma nn ha ne il growl ne quei suoni di chitarra così mortiferi.
Scream bloody gore ricalca lo stilo di Seven churces,poi se volete dire che i Death hanno inventato il death metal perchè si chiamano Death va bene,per me furono i Possessed i primi (e diedero anche il nome al genere con la traccia intitolata Death Metal). |
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D'accordo con Electric..comunque Area anche per me INRI dei Sarcofago è black metal come del resto anche Morbid Vision, non sono capostipiti, perché avanti ci sono il debutto dei Bathory, Hellhammer e ovviamente Celtic Frost..sui Venom, non direi proprio black, così la penso io. |
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@Area: ma sai, più che per ragioni cronologiche, questo dei Death è considerato il capostipite perché ha codificato in maniera archetipica il genere. Sicuramente ci sono stati album, come quelli che hai citato, che sono venuti prima, ma non hanno rappresentato un modello/punto di svolta come SBG. O quanto meno non sono stati considerati tali, per tutta una serie di ragioni che ha un'importanza relativa discutere. |
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@ElectricVomit, si mi riferivo proprio a quello nonostante sia uscito a inizio anni 90 é comunque una registrazione del 1985... alla fine i primi gruppi Death erano delle band Thrash più violente delle altre che poi sono state definite Death, Black Thrash, Black etc... quindi si per una questione di "mercato" non conta come primo disco death. |
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@lisablack, No ma vedi... Season of the dead dei Necrophagia é uscito qualche mese prima di SBG ed é già considerato un disco Death Metal. Quindi la gara é tra questi due, anche se SBG era bello, l'altro insomma...
Seven Churches per molti é anche tra i primi dischi Black Thrash, per altri é Death, per altri ancora solo Thrash... si insomma un casino. Un po come INRI dei Sarcofago e Morbid Visions che spesso (soprattutto INri) sono considerati Black Metal a tutto tondo.
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Per me Seven churches non è death metal..troppo thrash di matrice slayeriana, ha influenzato mezzo mondo Seven churches, pietra miliare, ma nei miei ricordi di quell'epoca SBG è il primo album death ...comunque oh non deve essere una gara a chi arriva prima, per carità'. Tutti album che hanno contribuito ad un genere.. |
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Area, il cd dei Death Strike che citi è Fuckin' Death? |
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@lisablack, quest'album non é proprio l'inizio di un genere musicale... o comunque non il solo. Ad esempio nello stesso anno e poco tempo prima uscì anche il primo dei Necrophagia.
Senza contarel'anno prima i Morbid Angel registratono Abominations.
L'anno prima ancora nel 1985 uscì Seven Churches dei Possessed e seppur sia una cosa molto underground anche il primo dei Death Strike. |
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Un paio di giorni fa ho riascoltato un live dei Death. Era cotenuto nel secondo cd dell'edizione speciale di ITP. Buon live, se non altro perché conteneva Overactive Imagination, la mia canzone preferita dei Death. Ebbene, sono rimasto colpito dalla resa di Zombie Ritual, l'ultima dell'esibizione. Per quanto ancora giocata più sull'aggressività che sulla tecnica, una canzone davvero potente e non banale, pur essendo degli albori. Non a caso è una delle rarissime canzoni dei primi due cd che Chuck suonava stabilmente. SBG non è eccelso, soprattutto nella resa della batteria e della seconda chitarra, ma è inimitabile. Voto: 95 (che sarebbe 100 con una migliore registrazione). |
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Condivido anche le virgole..100, album di svolta, l'inizio di un genere musicale. |
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Voto 100, l inizio del death metal... questo disco influenzo' tutta la musica estrema che venne ad uscire sul finire degli anni 80... |
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voto 100, un esordio col botto per i Death del grande Chuck inutile dire che questo album ha influenzato tutta la scena Death metal a venire insieme al successivo Leprosy. |
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Che botto fece quando usci’ ... qualcosa di davvero estremo, un uragano come dice il recensore.... Pero’ non sono d’accordo nel far partire il death da questo album perche’ ricordo che un altro tornado, Seven Churches, ebbe un impatto altrettanto devastante sulla scena ma usci’ due anni prima |
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Un album della madonna
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Questo album è la scintilla del Death Metal, il capostipite di un genere..per me capolavoro, album di svolta nella storia del metal..come pochi altri. |
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Il genere 'death' nasce da questo o quell'altro album? Frega un cazzo a nessuno. Quello che conta è il marcio, il fetore di morte che emanano certi lavori come questo (Zombie ritual ne è un esempio significativo) |
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da qui parte la storia del Death metal....alto che seven churches.....gruppo fondamentale per capire il genere .... |
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@Negative Approach (44): Ma il tuo nick è motivato dal fatto che hai un approccio negativo nei confronti della lingua italiana? |
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Ma che centra? Io ho 34 anni e continuo ad ascoltarlo, e continuerò a farlo anche a 80 probabilmente. Quello che intendevo io è che il death metal è un genere underground e cosi sarà per sempre. Sicuramente l'album in questione ha fondato un genere, ma un genere che non arriverà mai ai livelli storici dell'hard rock o del proggressive o del pop. Anche per me il death è nell'olimpo ma qui si parla di radio e televisioni e di musica che è diventata un fenomeno di massa (perchè Sabbath, Zeppelin e Deep Purple lo sono) che non passerannno mai certa musica estrema. Porprio perchè essendo estrema è per pochi. |
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Absynthe..il death lo può ascoltare chiunque non importa essere ragazzini, e non è una musica soltanto per adolescenti incazzati col mondo..anzi io ho amicizie di 50 enni che si sono da pochi anni appassionati al genere..perciò.. Se ti piacciono gli album da Human in poi, ti posso capire, perché sono tra i più belli di sempre, capolavori e basta. Riguardo il post qui sotto, per me Seven churches ha basi death ma è più legato al thrash, diciamo che un disco che fa da passaggio tra i due generi..ma il death parte da Scream bloody gore. |
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Con i Control Denied xchè i Death dopo il tour di Perseverance erano sciolti.... |
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Se questo grande musicista non sarebbe scomparso cosi' giovane chissa' quanti capolavori avrebbe sfornato. Solo un aggettivo: LEGGENDA, |
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Mai piaciuto questo disco,le basi del death le han messe i possessed. I Death x ciò che mi riguardano iniziano con Leprosy (quello si che è un ottimo album death metal). |
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Direi più semplicemente che nel "metal mainstream" molti dicono di ascoltarlo. Ma davvero pochi sono coloro che sono effettivamente in grado di apprezzarlo nella loro più intima essenza musicale. Ci sono bands "puerili" (non mi fate fare i nomi sennò scoppia il flame ahaha). Ma ci sono anche tante bands di grande valore. Le cui tematiche affrontate sono affatto scontate... |
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@lisablack: premettendo che, per me, il meglio è da Human in qua, accetta questa provocazione e prova a rispondermi: considerando i temi e la cifra fumettistica dei dischi seminali del death, senza contare ciò che sarebbe diventato dopo essere entrato in primis nell'immaginario dei teens - tematiche ed estetica da cui, non a caso, Schuldiner prenderà la distanze - mi dici a) cosa significa "il death metal non è musica per ragazzini"?, b) come fai a sostenerlo?, e c) tu, scusa, quanti anni hai? |
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Il death non è musica per ragazzini. Il valore di questo debutto è alto perché ha fondato un genere, come hanno fatto i Metallica (quelli veri) con Kill'em all o appunto i Led Zeppelin o Black Sabbath ai loro tempi. Ognuno di questi album ha valore storico, e per me il death è già nell'olimpo da molti anni, poi se le masse non riescono ad ascoltarlo..non sanno quello che si perdono!!! |
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Non esageriamo. Led Zeppelin e Black sabbath hanno raggiunto le masse, il death metal ha raggiunto i ragazzini incazzati degli anni 80. E' ancora presto per far entrare il death metal (e quindi i death) nell'olimpo. Il death metal è un genere estremo e rimarrà sempre nell'underground,cosi come il Black metal, la speedcore, l'ambient etc....quelli che io definisco generi per pochi eletti. Il death metal ha venduto milioni di dischi, è vero, ma c'è ancora una grossissima fetta della popolazione mondiale che non riesce a digerire un suono cosi duro e poco melodico e sicuramente non è un suono per radio e tv. |
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Ho chiesto a Ruggeri di farmi la storia di Chuck ma niente.. Non ci vogliono sentire non hanno la minima idea di cosa sia l arte pura. SCREAM BLOODY GORE dovrebbe essere trattato al pari dei primi dei led zeppelin o Black sabbath. Troppo importante per il metal Voto 100 |
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Come ho fatto a non commentare questo autentico pezzo di storia, non do voti, qua ci sono le basi di un genere, anche se i Possessed erano usciti prima, poi però i Death hanno avuto una carriera che tutti conosciamo. Da venerare, più che da ascoltare... |
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Caciara sanguinante che sconvolse i c.d. thrashers con tematiche angoscianti e blasfeme e una musica terremotante. La voce del singer era quella di uno zombie disperato, affamato e carico di una rabbia allora sconosciuta. L'artwork di Repka costituiva la meschina spinta finale verso un abisso che si materializzava in un 12" dalla pesantezza ed efferatezza inediti. Ecco il death metal che veniva....alla "luce" |
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DDIIIIEEEE!!! DDIIIIIIIIIEEEE!!! DDIIIIIIIIIIIIEEEEE!!! Existence fading, into ashes, burn those bodies, to infernal DEATH! |
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I Death sono una delle poche band Metal a non aver sbagliato nessun album. |
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Eh eh...infatti non esistono brutti dischi dei Death!! Anche a me piacciono tutti...poi se proprio dovessi scegliere direi Individual TP..., ma poi ti guardi indietro e c'è Human con Spiritual Healing, Leprosy, questo...poi davanti Symbolic e l'ultimo The sound of perseverance. Immensi |
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Anche Spiritual Healing album bellissimo..trovatemi un disco dei Death mediocre?? Praticamente impossibile.. |
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Io sono uno spiritualhealinghiano convinto |
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Galilee..qui il 100 è anche per il valore storico..Symbolic?? Album di un'altro pianeta..immenso!! |
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Ho sempre pensato che il loro miglior disco é Symbolic, tuttavia anche questo é veramente un capolavoro dall'inizio alla fine. |
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Boia deh Lisa, ti piace proprio il marcio. Dare 100 a questo è come considerare nullo il lavoro di Chuck nei 6 dischi successivi. Comunque concordo una delle migliori band heavy di sempre sicuramente. Anche se nel Death preferisco altro. |
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Condivido gianmetal..e io alzo il voto a 100. Ho il poster appeso in camera, di Scream bloody gore, per me tra i primi 3 album death di sempre, la nascita della miglior band di sempre( opinione personale ovvio), così quando mi sveglio e quando mi addormento la sera, l'immagine davanti a me è sempre questa..devozione eterna! |
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Album che definire storico é poco L'impatto di un genio nel mondo del nascente death Manca oggi un'artista come Chuck,se ne è andato troppo in fretta lasciando un vuoto nel cuore di tutti noi Do un bel 90 al primo disco di una dei piu grandi gruppi mai esisititi |
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io possiedo l'edizione rimasterizzata con la slipcase di questo disco, è assolutamente un capolavoro che ha aperto le porte alla nascita del Death metal gli do un 97 meritato |
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Ineguagliabili,concordo in pieno....tutti gli album perle del metal,non c'e' un neo nella loro discografia,99 se li merita tutti |
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Non sei affatto fuori di testa lisablack, anzi io ho sempre pensato ciò che hai appena detto. Nessuna band li eguaglierà mai! |
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Ogni album dei Death per me è un capolavoro, Chuck un genio e un musicista completo. Per me sono la miglior band della storia, ditemi che sono fuori di testa, non ci resto male...voto 100! |
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Album acerbo,ma anche feroce e pregno di buone idee...merita un voto alto,anche solo per l'importanza che ha avuto hai tempi. |
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Musicalmente non il migliore, ma ha una furia che, a parte forse Leprosy, non trova eguali nella loro discografia. L'evoluzione da Spiritual in poi ci ha dato album fenomenali, ma anche questo nel suo essere grezzo e violento ha qualcosa di unico e affascinante. Voto 90 |
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Album un po acerbo per la band che creerà capolavori assoluti. Buoni riff, base ritmica discreta, ovviamente la registrazione non è ottimale, ma insomma siamo nel 1987 e ci può stare. Ottimo esordio. |
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un album che mi ha scombussolato il cervello provocandomi irrazionalità qualcosa di epico cazzo *_* un bel 80 ci sta |
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Preso oggi, trovato per miracolo usato al mitico Matrix... Che dire, non mi aspettavo che fosse così ben fatto, lo ammetto. Il mio voto é 90, il miimo sindacale per un disco dei Death... E infatti é per me il "peggiore" |
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leggo ora per caso le rece dell'esordio dei Death..cosa ne penso sinceramente? Che la prima rece e anche L'ultima sarebbero solo che da cancellare...ma cè bisogno anche di commentarlo l'esordio dei Death? Ma sopratutto che bisogno c'era di scrivere delle cavolate assurde su uno dei dischi che ha segnato un epoca e una svolta nella storia del metal estremo? |
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voto lettori 66? Ma siamo impazziti? Anche l'85 del recensore mi sembra riduttivo. Non sara il miglior album dei Death, su questo non ci sono dubbi, pero oltre al valore intrinseco dell'album stesso bisogna considerare l'importanza che ha avuto, cazzo, ha fondato un genere! E comunque come album non è niente male, anzi a me piace un casino |
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L'inizio di quella che sarà una vera e propria leggenda nella musica estrema. Grezzo e privo di quella classe stilistica che segneranno i lavori futuri dei Death e del genio di Chuck ma maledettamente grandioso!!! |
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Almeno un 95, stiamo parlando del disco che ha inventato il death metal, in fondo. E fosse il suo unico pregio... lo ritengo il migliore della prima carriera dei Death, anche a Leprosy, seppur di poco. |
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Fatti anche Symbolic, amico mio. In realtà... fatteli tutti |
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L'Heavy metal estremo non mi piace moltissimo, ma questo album è molto bello!! |
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Darkside i Possessed rappresentano assieme a Slayer e Bathory la prima evoluzione del Black Metal. I primi input Death sono stati dati dagli Slayer con Hell Awaits che è un perfetto miscuglio di Thrash/Black e Death Metal. Il primo album Death Metal è questo capolavoro e il 1987 è l'inizio vero e proprio del Death Metal |
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Uno dei dischi fondatori del genere stesso,insieme a Possessed e chi per loro! Chiunque ami il metal non può non averlo ascoltato! |
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Una pietra miliare! Per me il primo disco Death Metal della storia! 100! |
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Se Symbolic rappresenta la soddisfazione del mio ego spirituale, Scream Bloody Gore soddisfa il mio corpo fisico...un disco sporco, ruvido, indiavolato, lordo di sangue...mitico... |
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Ottime recensioni tutte e 3....Va bè che si vuole dire questo è un discone!!!!!è fantastico...Olof Symbolic non è un disco della madonna perche c'è Hoglan,ma per il semplice fatto che c'è Schuldiner!!!!!L'unica cosa che mi ha fatto storcere il naso è questo pezzo nella recensione di Valentina : " non ci sono i violoncelli e i fiati; non ci sono neppure cori angelici o maestosi. Manca del tutto una certa atmosfera a cui sono abituata, una sorta di eleganza concettuale o espressiva, ma non è priva di un suo senso, come pensavo durante i primi approcci. Mi da la sensazione di un genere musicale maschile e selvaggio: veloce, aggressivo, catartico, violento, forte, arcaico, roccioso, primitivo e vivo"....Non ti offendere ma fino a qui tutti ci arrivano nel senso,è ovvio che può sembrare forte violente,roccioso etc perche lo è...Ma in Scream Bloody gore c'è molto di più,come in ogni disco dei Death,qua ci sono atmosfere e stati d'animo sputati in un modo assurdo,ti penetrano davvero e non credo ci siano dischi che riescano ad eguagliare questi stati d'animo o atmosfere...OVVIAMENTE E UN MIO PENSIERO PERSONALE!!!!Però secondo me Valentina,è normale che tu abbia fatto fatica a fare una recensione di un disco fuori dal tuo genere,ma secondo me non sei riuscito ad assorbire a pieno il disco,cosa che hanno fatto i primi 2 recensori ma non te....O almeno non hai percepito tutte le emozioni........OVVIAMENTE RIPETO è QUELLO CHE PENSO IO....Il disco come ho già detto è assurdo! |
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4
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un disco della madonna come tutti i loro dischi d'altronde |
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ho comprato il disco oggi ( l'ho trovato in "limited edition" rimasterizzato) e l ho ascoltato tutto d'un fiato in macchina... credo sia fantastico! siamo sì lontani da Symbolic (grazie, non c' è Gene Hoglan), ma questo mi sembra un disco che definire valido credo sia riduttivo! davvero spettacolare, 90 pieno! |
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Acerbo, grebano, rozzo...disco che non può mancare in una collezione. I death faranno meglio in futuro, ma questa è l'imprescindibile partenza! |
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Qui c'è solo da inchinarsi al genio di Schuldiner! |
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