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Semargl - Ordo Bellictum Satanas
( 3907 letture )
A volte capita che le cose troppo perfette possano suscitare nei propri fruitori un effetto contrario a quello desiderato, risultando meno appetibili di altre apparentemente inferiori e più scadenti. E' il caso degli ucraini Semargl, che con il nuovo Ordo Bellictum Satanas ci stupiscono con il loro travolgente black thrash, che però non ha pienamente incontrato il mio consenso, proprio per questa sua apparente perfezione. Il nuovo lavoro si presenta in modo molto professionale, ottima produzione, una rosa di guest musicians che comprende Jonny Maudling (Bal-Sagoth, My dying bride), Iscariah (ex-Immortal), Nera (Darzamat), Novy (ex-Behemoth) e Ashmedi (Melechesh) e soprattutto 12 brani molto, molto buoni, dal facile piglio, che mi inducono a percepire questa creatura come un'ennesima operazione commerciale studiata al tavolino.
Prendete un pugno di star, mescolatele in un calderone black'nroll che tanto piace a tutti, infilateci qualche altro clichè ormai più che rodato come possono essere i titoli in latino inneggianti alla guerra ed avrete la ricetta del successo.
Non fraintendetemi, il disco è notevole ed i brani sono davvero ineccepibili, ma è palese l'attitudine di mestieranti del black metal che rende questo lavoro poco spontaneo e troppo artefatto, lasciando emergere nitida come non mai, la sottile linea di demarcazione che esiste tra chi il black metal lo ha dentro e chi semplicemente lo suona.

Il disco si apre con la doppietta Credo Sacrifice - Credo Possess davvero potentissima, nella quale i nostri mettono immediatamente in bella mostra tutte le loro doti di grandi musicisti ma soprattutto una produzione spaventosamente nitida e potente che dona giustizia a tutti gli strumenti. I brani sono molto easy listening, caratterizzati da una struttura abbastanza semplice e diretta, ma non per questo prevedibile o scontata, che se volessi sintetizzarla in un unica parola, potrei definire semplicemente commerciale. Bellissimo il riffone iniziale della title track che si apre con una cavalcata tipicamente thrash riconducibile a formazioni moderne ed agguerrite come Bewitched oppure Witchery, sul quale affiora abbastanza tangibile il contributo di Ashmedi e che intorno la metà del brano si alterna ad un coro sicuramente migliorabile, ma tranquillamente passabile. I Semargl cambiano radicalmente genere sulla quarta traccia che, dalle sonorità proposte, sembra quasi una cover dei Rammstein, ed esattamente di Du Hast: un brano cafonico sia per la scelta dei synth che nella struttura stessa del brano. Di black metal non ha nulla, di thrash ancor meno, ma di pacchiano ha davvero molto, spostandosi pericolosamente al limite della industrial music più bassa e sputtanata. Rientriamo momentaneamente su territori più thrasheggianti con la quinta Credo Satania, mentre in Credo Total Krieg ritorna prepotente il fantasma dei Rammstein ad oscurare l'ego di questi quattro ucraini, che comunque riescono a riprendersi durante l'ascolto del brano trovando una via propria ed allontanando da loro il rischio plagio. Sul sesto brano vengono tributati più che spudoratamente anche gli ultimi Satyricon, in una composizione cadenzata e molto dura, ma fin troppo derivata e debitrice al caro vecchio Satyr.
Con Credo Flaming Rain siamo giunti ormai lontani da qualsiasi forma di black metal: trattasi di un brano che definirei semplicemente rock, cantato da Nera dei Darzamat, cadenzato e melodico risulta non più aggressivo di una qualsiasi gothic song. Con Credo Insanity si torna alle sonorità black/thrash: sfoderando anche degli ottimi riffs (ancora di derivazione Satyricon -questa volta dei tempi in cui tiravano-), il brano si dimostra nel complesso abbastanza canonico, ma decisamente apprezzabile. Ottima la sezione ritmica della decima Credo Inner Evil, canzone prevalentemente cadenzata che però dona ottimi spunti tecnici, grazie ad un riffing ispirato che però troppo spesso passa in secondo piano, oscurato da un arpeggio di tastiera che lo avvicina molto a certe produzioni orchestrali del nord Europa...
Magnifico il riffone portante di Credo Dead to this World nella quale mid tempos da brivido costruiti su di un riffing schiacciasassi -sulla falsariga dei Testament di The Gathering-, donano al brano un appeal dannatamente ottantiano che sparisce repentinamente con la conclusiva Credo Vrangsinn: un’outro elettronica al limite del trip hop che nulla c'entra con tutto il resto.

Il disco è finito ed è possibile tirare le conclusioni, che in questo caso sono davvero ardue da stilare, in quanto non vanno fatte solo in base alla musica ma anche a tutto ciò che le gira attorno. Infatti, se dovessi giudicare l’album esclusivamente dal punto di vista tecnico-esecutivo acclamerei senza dubbio il moniker Semargl, ma nel momento in cui subentrano l’attitudine da rock star (basti guardare le foto promozionali) e l’imbastardimento di un genere un tempo puro e incontaminato (il balck), il giudizio cala clamorosamente.
Ordo Bellictum Satanas è in definitiva un album destinato a chi ha ampie vedute musicali, ma che difficilmente potrà trovare l'approvazione degli appassionati del vero black o thrash, proprio a causa della eccessiva eterogeneità dei suoni alle volte decisamente distanti da generi prettamente metal.



VOTO RECENSORE
84
VOTO LETTORI
21.47 su 21 voti [ VOTA]
FURIO
Lunedì 20 Febbraio 2012, 13.11.21
2
@no Remorse: effettivamente il voto è decisamente al di sopra del reale valore del disco. Alle volte non basta saper suonare per fare Black Metal e penso che oggi non metterei più di 70 a questo lavoro!
NoRemorse
Martedì 30 Marzo 2010, 12.33.09
1
Ma dopo aver leto la recensione mi sorge il dubbio:"non è che hai sbagliato voto?"
INFORMAZIONI
2010
Twilight-Vertrieb
Melodic Black
Tracklist
1.Credo Sacrifice 03:41
2.Credo Possess 03:30
3.Credo Bellictum Satanas 04:15
4.Credo Revolution 03:29
5.Credo Satania 02:21
6.Credo Total Krieg 03:11
7.Credo In Chaos 04:38
8.Credo Flaming Rain 04:11
9.Credo Insanity (Intoxicated) 03:21
10.Credo Inner Evil 04:56
11.Credo Dead To This World 03:51
12.Credo Vrangsinn
Line Up
Rutarp – vocals
Shaddar – guitar
Hannibal – bass, vocals
Monolith – drums
 
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