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Seth - La France Des Maudits
21/07/2024
( 1190 letture )
Se la critica ma non solo fu concorde nel definire Le Morsure De Christ un capolavoro o quasi, l’attenzione per il suo successore era veramente ad alti livelli di guardia per i transalpini Seth che, incuranti o meno di tutto ciò tornano nell’estate duemilaventiquattro con il loro nuovo La France Des Maudits. Come facilmente evidente sin dal titolo siamo in una Francia maledetta, la Francia della rivoluzione, dei moti, del sangue, del terrore, un habitat probabilmente naturale per la band. Un concept storico emozionale e avvincente quindi, una traslazione musicale di un’epoca oscura e controversa.

La produzione di La France Des Maudits è scura e sanguigna così come il concept stesso, le basse frequenze la fan da padrone, il senso teatrale della band emerge prepotente negli aspetti melodici e corali, il senso di black alienante viene mantenuto senza snaturare la personalità dei ragazzi di Bordeaux, oltre alla evidenziabile prova del duo chitarristico Drakhian-Heimoth, il frontman Saint Vincent alle vocals offre prestazione matura e solida, ed il suo utilizzo di liriche in lingua madre, dà ancor più personalità al suono Seth.
Sin dalla opener Paris des Malèfices il disco decolla trainato dall’ispirato riffing del duo di chitarre Drakhian-Heimoth e la sensazione che trascende è a tutti gli effeti quella di esser in una terra sconvolta dai tumulti, dal buio e dal sangue. Il senso corale di teatralità e le musiche strutturalmente grandiose ma mai troppo complesse emergono prepotenti in ogni composizione da Et Que Vive Le Diable sino a Dans le Coeur Un Poignard offrendo una prima metà disco quanto mai concreta e magnetica. A fare da ponte strutturale nonché da sospiro d’ascolto la strumentale Marianne conduce ad una seconda metà disco che si rivela esser un crescendo di intenti che trova massima vetta nelle conclusive Insurrection e le Vin Du Condannè. Queste ultime vere e proprie piccole gemme musicali dai toni epici e dall’incedere trainante e coinvolgente, ottimi e quanto mai esplicativi compendi delle abilità compositive in ambito black dei Seth.

A discapito di ogni ragionevole dubbio, nonostante un cambio importante a livello di line-up i Seth sono ancora autori di un grande album. Trattando un tema concept complesso e strutturato i sei son riusciti a metter in musica un disco altrettanto complesso e strutturato che funziona estremamente bene. Il black dei francesi è epico, elaborato ma mai eccessivo, l’espressività e le sensazioni vengono sempre messe in primo piano senza perder il senso della narrazione e tanto meno della fluidità dell’ascolto. Vero è che La France Des Maudits non può ritenersi disco di immediata assimilazione ma sin dal primo play il magnetismo è totale così come la curiosità di giungere al seguente brano. Non v’è da stupirsi se il suddetto resterà nei top album di molti ascoltatori di questo anno musicale…



VOTO RECENSORE
80
VOTO LETTORI
69.21 su 19 voti [ VOTA]
No Fun
Mercoledì 31 Luglio 2024, 9.54.50
8
Ma Saint Vincent è lo stesso dei Blacklodge, pensa te. Darò un ascolto ma mi sa che è troppo sinfonicone per i miei gusti
Ferro
Mercoledì 31 Luglio 2024, 2.01.31
7
Eccellente. Adoro gli ultimi due album e le blessure .. bentornati amici miei, voto 90, vae victis !
Le Marquis de Fremont
Lunedì 29 Luglio 2024, 12.31.58
6
Voilà, non era facile ripetersi sui livelli del precedente semi-capolavoro La Morsure du Christ. I Seth non ce l\'hanno fatta al 100% ma ci sono andati molto vicino con un altro grande album. Anche qui, tutto curatissimo, dalla bellissima copertina ai brani che mostrano sempre un songwriting di livello molto alto. Forse sarà perché a me piace questo sound ma mi sembra molto assimilabile e indubbiamente trascinante. Noto anche con piacere che il giudizio del recensore è senz\'altro molto più adeguato dell\'infastidito Monsieur Transcendence della precedente recensione. Tra gli album che gireranno di più sui miei device per l\'estate. Tres bien! Au revoir.
LUCIO 77
Sabato 27 Luglio 2024, 10.16.33
5
Questo ed il precedente, rispetto all\' Esordio, sono maggiormente teatrali, più che altro nel Cantato.. Si sente molto la Grandeur.. IL loro primo Album aveva toni più atmosferici, quasi Cascadian in certi frangenti.
Jan Hus
Martedì 23 Luglio 2024, 11.11.37
4
Casinò Municipale
lisablack
Lunedì 22 Luglio 2024, 11.01.25
3
Tra i migliori album black 2024.. Bravi Seth 🤟la Loggia Nera applaude
LAMBRUSCORE
Domenica 21 Luglio 2024, 21.08.34
2
Il cantante -per chi non lo sapesse- è nipote del titolare di un noto casinò e tra l\'altro vende le visiere da tennis con il logo, rese famose da Fantozzi.
Sha
Domenica 21 Luglio 2024, 18.28.52
1
Sottoscrivo pienamente la recensione e aggiungo anche che, se masticate un po\' di francese, i testi sono molto belli...
INFORMAZIONI
2024
Season of Mist
Black
Tracklist
1. Paris Des Maléfices
2. Et Que Vive Le Diable
3. La Destruction Des Reliques
4. Dans Le Coeur Un Poignard
5. Marianne
6. Ivre Du Sang Des Saints
7. Insurrection
8. Le Vin Du Condannè
9. Initials B.B. (Bonis Track)
Line Up
Saint Vincent (Voce)
Drakhian (Chitarra)
Heimoth (Chitarra, Tastiere)
EsX (Basso)
Pierre Le Pape (Tastiere)
Alsvid (Batteria)
 
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