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 08/09/24
ASTIO + LIVIN’ GAG + HRTBRKR
ARCI DALLÒ - CASTIGLIONE DELLE STIVIERE (MN)
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Withering Surface - Exit Plan
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13/06/2024
( 892 letture )
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Interrottasi nei primi anni del duemila, la cronistoria dei Withering Surface vede una reunion quindici anni dopo ed oggi, nel pieno di una florida seconda giovinezza, i cinque danno alle stampe il sesto capitolo della loro discografia: intitolato Exit Plan, edito da Mighty Music e composto da dieci nuove composizioni. Saldamente ancorato al più puro death melodico di matrice scandinava, il neonato si afferma come successore naturale di Meet Your Maker, una estensione lirica e concettuale di esso. Un disco frutto di turbolenze interne (cambi di line-up) e degli anni di pandemia con annessi e connessi, un disco che in virtù di ciò vuole esser ancor più diretto e forte dei suoi predecessori.
La produzione di Exit Plan rispecchia le attese che un disco death-melodico di chiara matrice scandinava può far pensare (nominiamo Soilwork e In Flames con la sola intenzione di render l’idea) ossia chitarre ruggenti e definite che si intrecciano tra melodie e ritmiche; una sezione ritmica compatta e piena, con la sola batteria ad esser forse troppo presente ed una voce perlopiù in scream graffiante ma chiara nell’espressione. Le dinamiche dei brani sono evidenti e gli stacchi tra bridge strumentali, soli e parti corali aggressive e potenti sono ben bilanciate ed efficaci, forse si sarebbe potuto osare qualcosina in più nelle ripartenze dopo i break più soft ma nel complesso il disco suona chiaro negli intenti e piacevole all’ascolto.
Dopo una breve intro piuttosto rumorosa, la titletrack Exit Plan dà il via vero e proprio al disco, un brano di puro stampo death-melodico nella sua più classica delle accezioni, formula vincente che si perpetua anche in tracce come The Oracle e Not the Destination dove un riffing ispirato e mai troppo articolato si intreccia costantemente con linee di melodia delle chitarre immediate e piacevoli. Non mancano episodi in cui attingendo da un bacino più thrash i danesi puntano più sulle ritmiche e sul groove, come in Finish What You Started e Where Dreamers Die. Nel complesso rispetto al già buon lavoro strumentale si può riservare alla voce di Andersen un ruolo di protagonista nei brani, con la rinnovata verve del frontman che colora e consegna alle composizioni la marcia in più necessaria.
Nel complesso Exit Plan si rivela essere un disco molto piacevole che (seppur non inventando nulla e richiamando spesso alla mente i nomi più empirei del genere) in tutta la sua durata si scopre ben composto, eseguito e comunque attrattivo. I Withering Surface con tutti gli scismi interni e la travagliata storia di vita di gruppo è oggigiorno band in buona salute e portatrice di quel melodic-death puro e classico che accompagna sempre godibilmente molti momenti quotidiani e che si fa sempre piacevolmente ascoltare.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Enter
2. Exit Plan
3. Where Dreamers Die
4. Not the Destination
5. The Oracle
6. I Finally Lost (All Faith in Humanity)
7. Denial Denial Denial
8. Finish What You Started
9. You Hurt This Child
10. Mindreader
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Line Up
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Michael H. Andersen (Voce)
Allan Tvedebrink (Chitarra)
Marco Angioini (Chitarra)
Jesper Kvist (Basso)
Troels Lund-Sorensen (Batteria)
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RECENSIONI |
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