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Severe Torture - Torn from the Jaws of Death
10/06/2024
( 779 letture )
Quattordici anni di silenzio discografico sono un lasso di tempo astrale per una band. Una stasi silente da cui i Severe Torture sono usciti in questo anno di grazie per il brutal-death con il loro nuovo Torn from the Jaws of Death, edito da Season of Mist composto da dieci nuovi brani inediti. Quando si parla di peso massimo del genere l’attesa e l’aspettativa sono indecentemente alte così come la curiosità di sentire ciò che è stato creato nella fucina olandese; bene anticipiamo subito: le temperature sono molto, moto alte.
Separatisi dallo storico batterista, il quintetto ha così fatto salire a bordo il talentuoso Kerpentier dietro le pelli e forte di una rinnovata propensione compositiva il sesto full-lenght ha visto la luce, affrontando come tematica principale una articolata riflessione sull’omicidio, sulla tortura e sulla follia generale delle religioni organizzate, una fumoso e livido riflesso del mondo.

Musicalmente Torn from the Jaws of Death gode di una produzione limpida e nitida, molto ipertrofica, in cui ogni strumento è perfettamente riconoscibile. Il taglio freddo degli strumenti dà un tono asettico e chirurgico al sound generale, penalizzando leggermente la dinamica a favore dell’impatto unisono sismico. La batteria e la voce sono leggermente più avanti nello spettro sonoro ma non disturbano, la tecnica esecutiva è decisamente avvantaggiata da una scelta di produzione simile in quanto essendo il tutto molto secco e definito si può godere di ogni sfumatura strumentale. Oltre ciò va sottolineata l’abilità tecnica e in fase compositiva e in fase realizzativa del combo olandese, ogni tassello è perfettamente al proprio posto, il lavoro è un meccanismo che lavora perfettamente.

La tracklist si apre con crescendo di intenti e di ferocia: The Death of Everything e Marked by Blood and Darkness alzano con perizia, velocità e articolazioni compositive e ritmiche, sfociando con Hogtied in Rope nel vero e proprio DNA-Severe Torture: riffing affilatissimi, oscurità, solo chitarristico di vecchio conio e finale killer ne fanno una delle migliori composizioni di questa prima metà del disco. La successiva ed omonima titletrack Torn from the Jaws of Death beneficia di un riff melodico d’apertura di impatto ed assimilazione immediata, le liriche trainano il brano ed il centrale riffing ritmico stoppato ed accentato del chorus è strutturato in maniera tale da spezzare l’ascolto con sapienza e perizia. Il core di Torn from the Jaws of Death viaggia all’insegna della brutalità più seriale e, per gli estimatori del genere godereccia: da Christ Immersion fino al giungere di The Pinnacle of Suffering si è inghiottiti da un vortice di note e killer-riff, dove a colpire maggiormente oltre al lavoro sugli scudi delle chitarre di Vriesde-Van Laarhoven è la batteria di Kerpentier che offre una prestazione varia, tentacolare e feroce quanto mai. Solo al chiudersi dell’ascolto con la finale Tear All the Flesh Off the Earth si ha un’iniziale sensazione di respiro con le sole chitarre in scena; sensazione immediatamente svanita non appena l’ingresso di tutti gli strumenti spazza via nuovamente ogni cosa lasciando trasparire un brano dallo sviluppo particolare e leggermente diverso dai precedenti, una conclusione molto efficace.

Fin dal primo ascolto di Torn from the Jaws of Death si ha l’impressione immediata di esser di fronte ad un disco solido nella concezione, nella struttura e negli intenti. Capisaldi della compagine olandese sono da sempre una perizia tecnica sopra la media, gusto compositivo in un genere estremo sotto ogni punto di analisi e tanta ferocia sonora; allora come oggi il copione non varia e si ripropone, ovviamente differente ma con la medesima risultante finale. Quindi sì, se ve lo state ancora chiedendo i Severe Torture sono vivi, vegeti e sempre brutal-i.



VOTO RECENSORE
78
VOTO LETTORI
79 su 2 voti [ VOTA]
Markz81
Lunedì 1 Luglio 2024, 11.29.00
4
Buonissimo ritorno, ma \"Misanthropic Carnage\" del 2002 resta ancora il mio album preferito.
Teppa
Martedì 18 Giugno 2024, 11.02.02
3
Discreto ritorno, non pubblicavano dal 2010 e un pó di ruggine ci sta per i Cannibal Corpse olandesi.
LAMBRUSCORE
Martedì 11 Giugno 2024, 13.53.15
2
@Lisablack, cerca anche i dischi vecchi ,meritano.
lisablack
Lunedì 10 Giugno 2024, 19.01.11
1
Una bella mazzata.. E neanche li conoscevo. Ottiimo lavoro.. Picchiano di brutto🤟
INFORMAZIONI
2024
Season of Mist
Brutal
Tracklist
1. The Death of Everything
2. Marked by Blood and Darkness
3. Hogtied in Rope
4. Torn from the Jaws of Death
5. Christ Immersion
6. Putrid Remains
7. The Pinnacle of Suffering
8. Through Pain and Emptiness
9. Those Who Wished Me Dead
10. Tear All the Flesh Off the Earth
Line Up
Dennis Scheurs (Voce)
Marvin Vriesde (Chitarra)
Thijs Van Laarhoven (Chitarra)
Patrick Boleij (Basso)
Damien Kerpentier (Batteria)
 
RECENSIONI
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